REVISIONE PREZZI 2024 - DL AIUTI 2024. IL CARO MATERIALI NEL 2024

 La Legge di Bilancio 30/12/2023, n.213 ha esteso l’applicazionedella revisione prezzi prevista dall’art.26 del DL Aiuti (DL17/5/2022 n.50, convertito con Legge 91/2022 e modificato conLegge197/2022)ancheailavori eseguitinell’anno2024

Occorre, tuttavia, tenere in considerazione che nel 2024 sarà operativo, anche, il meccanismorevisionale previsto dall’art. 60 del DLgs 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici). 

Di seguito, unbreveriepilogo dellepossibiliipotesi di revisioneprezzi nell’anno 2024.

Per i contratti di appalto, le cui offerte sono state depositate entro il 31 dicembre 2021, lo stato diavanzamento dei lavori per lavorazioni eseguite o contabilizzate dal DL sino al 31 dicembre 2024deveessereredattoapplicando i prezzariregionali aggiornatinel 2024.

I maggiori importi derivanti dall'applicazione dei prezzari, al netto dei ribassi formulati in sede diofferta,sonoriconosciuti dallastazioneappaltantenella misuradel 90percento.

Il relativo certificato di pagamento è emesso contestualmente e comunque entro cinque giornidall'adozionedello stato diavanzamento.

Per i contratti di appalto,le cui offerte sono state depositate tra il1 gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2022, lo stato di avanzamento dei lavori per lavorazioni eseguite o contabilizzate dal DL sino al 31dicembre2024 deveessereredattoapplicando iprezzari aggiornatinel 2024.

I maggiori importi derivanti dall'applicazione dei prezzari di cui al primo periodo,al netto dei ribassi formulati in sede di offerta, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura dell’ 80 percento.

Il relativo certificato di pagamento è emesso contestualmente e comunque entro cinque giornidall'adozionedello stato diavanzamento.

 Per i contratti di appalto, le cui offerte sono state depositate tra il 1 gennaio 2023 ed il 30 giugno2023, lo stato di avanzamento dei lavori per lavorazioni eseguite o contabilizzate dal DL sino al 31dicembre2024 deveessereredattoapplicando i prezzariaggiornatinel2024.

I maggiori importi derivanti dall'applicazione dei prezzari di cui al primo periodo,al netto dei ribassi formulati in sede di offerta, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura dell’80 percento.

Il relativo certificato di pagamento è emesso contestualmente e comunque entro cinque giorni dall'adozione dello stato diavanzamento.


N.B Dalla lettura della Legge 213/2023, emergerebbe un mancato coordinamento rispetto alle previsioni del Nuovo Codice dei Contratti.

La Legge di bilancio fa esplicito riferimento alle“offerte con termine finale entro il 30 giugno 2023”quale limite di applicazione del DL Aiuti, ritenendo, erroneamente, che per i contratti le cui offerte sono state depositate dal 1 luglio si applicherà l’art.60 del D.Lgs.36/2023 (NuovoCodice).

Tuttavia, l’efficacia del D.Lgs.36/2023 (come previsto dall’art.226) è riferita alla pubblicazione del bando/invito e non già al deposito delle offerte.

In concreto, quindi, ad un contratto di appalto la cui offerta è stata depositata (per esempio) il 10 luglio 2023 sulla base di un bando pubblicato nel mese di giugno 2023,non si applicherà (nel2024) la revisione prezzi del Nuovo Codice, ma “parrebbe” nemmeno il DL Aiuti (consideratochel’offerta èstata deposita dopo il 30 giugno 2023).

Rimane fermo l’obbligo per le Regioni di aggiornare annualmente i prezzari (come previstoanchedalD.Lgs.36/2023) equindi ancheperil 2024.